Dal primo luglio diventa efficace la direttiva dell’Unione Europea del 2017 sull’Iva che stabilisce una soglia unica di 10mila euro per tutti gli stati membri.
Prima di chiarire la norma, però, facciamo una digressione utile a comprendere meglio la materia di cui stiamo parlando: l’eCommerce sinora è stato inteso come “diretto” e “indiretto”. L’eCommerce diretto riguarda beni digitalizzati (la consegna del bene avviene per via telematica). L’eCommerce indiretto riguarda il commercio elettronico di beni materiali, in cui il venditore vende a distanza via web, ma il bene è comunque consegnato fisicamente. Circa la tassazione Iva, il commercio elettronico “indiretto” sinora è equiparato alla “vendita per corrispondenza”.
Le modifiche da luglio 2021
La situazione cambierà dal primo luglio, come anticipato, e le modifiche di cui parliamo riguardano il commercio verso privati, cioè business to consumer (B2C), all’interno dei paesi UE.
Dal primo luglio non si applicherà più, dunque, la disciplina delle “vendite a distanza”. Invece, varrà un criterio generale:
- saranno eliminate le “soglie di protezione” (in Italia fino al primo luglio pari a 35mila euro) e sarà introdotta un’unica soglia pari a 10.000 euro, valida per tutti gli stati membri UE. Cosa indica questa soglia? Questa soglia indica la fatturazione annuale.
Facciamo un esempio: fino a 10mila euro di operazioni un’azienda italiana che vende a paesi come Francia, Spagna, Germania, Portgolallo (o altri stati membri UE), applicherà l’aliquota IVA vigente in Italia e liquiderà l’IVA al fisco italiano - se nel corso dell’anno venisse superata la soglia di 10mila euro, da quel momento cambia il metodo di calcolo e liquidazione; le operazioni oltre soglia diventano rilevanti ai fini Iva nel Paese UE di destinazione dei beni.
In altre parole, oltre 10mila euro di operazioni, l’azienda che vende ad altri paesi europei dovrà applicare l’Iva del paese di destinazione del bene venduto e spedito e pagare in quello Stato l’Iva.
1° luglio: come si assolverà l’IVA oltre i 10mila euro di operazioni?
I soggetti che supereranno la soglia di 10.000 euro, per gli obblighi Iva avranno due vie:
- identificarsi in ciascuno degli Stati in cui venderanno
- assolvere la liquidazione tramite il regime speciale OSS.
Oss permette una notevole “semplificazione” per evitare di registrarsi in tutti i Paesi presso cui si vende. Sul sito Agenzie delle Entrate è precisato in cosa consiste e chi ne usufruirà dal primo luglio. Le informazioni che possono interessare i marketer italiani sono queste: - OSS introduce un sistema di assolvimento dell’IVA, centralizzato e digitale
- OSS riguarderà le operazioni degli eCommerce:
– vendite a distanza di beni effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica, all’interno dell’UE
– vendite nazionali di beni effettuate tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
Per completezza di informazione aggiungiamo che il regime OSS riguarderà anche:
- il regime MOSS (concernente solo i servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradiodiffusione) che confluirà nel regime OSS.
- le prestazioni di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti nell’UE o da soggetti passivi stabiliti all’interno dell’UE ma non nello Stato membro di consumo a soggetti non passivi (consumatori finali)
- le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o Paesi terzi (ad eccezione dei beni soggetti ad accise) effettuate da fornitori o tramite l’uso di un’interfaccia elettronica
A questo link trovate il pdf dell’Agenzia delle entrate con le note esplicative sulle norme sull’IVA nel commercio elettronico, utile per l’imprenditore e per il suo consulente: clicca qui
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